Cordyceps Un Fungo Straordinario
- Mirko Naturopata
- 18 ott 2016
- Tempo di lettura: 17 min
Aggiornamento: 2 lug 2020

LE ORIGINI
Il Cordyceps sinensis, è un ascomicete, parassita dell’insetto Thitarodes armoricanus (o Hepialis armoricanus), che cresce tra i 3000 e i 5000 metri di altezza in Tibet. I primi ritrovamenti risalgono a più di mille anni fa e si devono a pastori che portavano a pascolare i loro yak negli altopiani Tibetani; essi notarono che, quando i loro animali se ne nutrivano, diventavano più agili, vitali ed attivi, e che aumentava notevolmente la loro attività sessuale. Decisero di raccoglierlo e di provare a nutrirsene, così si resero conto che anche su di loro induceva gli stessi effetti di aumento della vitalità e della forza. Le leggende ed i miti riguardanti questo fungo e le sue caratteristiche camaleontiche sono millenarie. I primi scritti sul Cordyceps risalgono alla Cina del 620 a.C., al tempo della Dinastia Tang (618-907 a.C.), dove si narra delle intangibili proprietà di questa creatura che, da insetto d’inverno, si trasformava in pianta d’estate. Nel 200 a.C. il primo imperatore della Cina usava regolarmente e religiosamente il Cordyceps come tonico e per la longevità. Dato il suo valore terapeutico, paragonabile, sotto vari aspetti, al Ginseng, e la sua rarità, veniva utilizzato esclusivamente nel palazzo imperiale e dai pochi nobili in grado di acquistarlo. Una piccola quantità di fungo (5 grammi) veniva introdotta nello stomaco di un’anitra che poi veniva ben cotta e mangiata nel corso di una settimana. Studiosi Tibetani tra il 15° e il 18° secolo scrissero di questo organismo pianta/insetto con proprietà medicinali, e nel 1757, durante la Dinastia Qing, Wu-Yiluo lo descrisse accuratamente, sia morfologicamente che dal punto di vista scientifico, nel Ben Cao Congxin (Nuova stesura della Materia Medica). Al giorno d'oggi è correntemente utilizzato in Oriente come tonico e per molte affezioni patologiche ed è ritenuto il fungo che per eccellenza tonifica il Qi renale, conferendo calma all’anima e vigore al corpo. Il Cordyceps selvatico è in assoluto il fungo medicinale più costoso. Il suo prezzo elevato ne ha per secoli limitato il consumo alla ristretta cerchia della corte dell’Imperatore e alla nobiltà cinese, ma nonostante ciò la lunga lista di proprietà che lo caratterizzano lo hanno reso una pietra miliare della Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Attualmente è venduto a 6.700 $ al kg, ma fortunatamente, grazie alle moderne tecnologie, sono state messe a punto ottime tecniche di coltivazione con conseguente riduzione dei prezzi di vendita. Come tutti i funghi medicinali è ricco in polisaccaridi che esercitano un importante effetto di immunomodulazione, ma contiene anche una classe di composti analoghi dei nucleosidi con azione antibatterica ed antivirale. Cordyceps sinensis A livello immunitario è in grado di aumentare numero ed efficienza delle cellule Natural Killer (NK) dell’immunità aspecifica responsabili della prima linea di difesa contro le infezioni virali e del riconoscimento delle cellule tumorali, ma anche dell’induzione della risposta cellulo-mediata del sistema immunitario specifico. Ricercatori giapponesi hanno dimostrato la capacità del Cordyceps di potenziare il sistema immunitario anche in corso di malattie degenerative. Le proprietà terapeutiche del Cordyceps sono notevoli; in MTC è stato utilizzato principalmente per il trattamento dell’asma e delle affezioni respiratorie in genere, e i suoi effetti sul sistema respiratorio attualmente sono stati dimostrati anche dalla medicina occidentale. La ricerca scientifica ha recentemente scoperto la presenza, in questo fungo, di una nuova classe di antimicrobici, tra cui la cordicepina, particolarmente efficace nei confronti dei virus e di ceppi batterici che hanno sviluppato resistenze antibiotiche. Il Cordyceps si è dimostrato particolarmente efficace anche nel trattamento della tubercolosi. Tradizionalmente questo fungo è stato utilizzato come tonico, per il recupero da malattie debilitanti, ma anche per migliorare le performance sportiva e sessuale. Nel 1993 ai Giochi Nazionali della Cina 9 atlete che assumevano il Cordyceps hanno battuto 9 record mondiali; l’utilizzo regolare permette infatti di aumentare del 30% (fino al 55%) la produzione di energia cellulare (ATP) e del 30-40% la capacità dell’organismo di utilizzare l’ossigeno. Studi clinici hanno dimostrato anche un migliore recupero dell’energia ed un effetto anti-affaticamento. L’aumentata capacità di utilizzare l’ossigeno migliora conseguentemente anche le funzioni respiratorie, riducendo i sintomi legati ad affezioni patologiche quali bronchite ed asma Attualmente le due categorie di persone che usano il Cordyceps come tonico sono soprattutto gli atleti e gli anziani. Studi controllati su gruppi di anziani hanno dimostrato, dopo un mese di utilizzo, una notevole diminuzione della stanchezza, della freddolosità e della confusione mentale. I suoi effetti sono legati anche all’azione antiossidante, anti-aging e di protezione cellulare dai radicali liberi. Numerosi studi hanno dimostrato che l’assunzione regolare del Cordyceps è utile nel trattamento delle alterazioni del ritmo cardiaco (aritmie, extrasistoli, tachicardie) e per ridurre il rischio cardiovascolare. Effetti protettivi sono stati evidenziati anche nei confronti del fegato; è stato dimostrato che questo fungo è in grado di migliorare la funzionalità epatica, ma anche di contribuire alla rigenerazione del parenchima epatico in caso di fibrosi o cirrosi, di ridurre la carica virale e i danni epatici in corso di epatiti virali, e di normalizzare gli enzimi epatici. A livello metabolico contribuisce a regolarizzare i livelli di colesterolo, riducendo il colesterolo totale e aumentando l’HDL, e diminuendo i trigliceridi. È il fungo più indicato per sostenere il rene, sede della nostra energia vitale, sia a livello energetico che fisico; studi hanno dimostrato che la sua assunzione regolare permette di migliorare notevolmente anche condizioni di insufficienza renale. Le proprietà più conosciute di questo fungo sono quelle di tonificazione dell’energia sia mentale che fisica. Molti studi recenti, grazie all’isolamento di numerosi composti bioattivi di cui è stata dimostrata l’azione, hanno però aperto la strada ad utilizzi anche molto importanti, quali l’utilizzo come antivirale, come antibiotico di nuova generazione in grado di agire senza indurre farmaco-resistenza, e come antineoplastico. Pensare a questo fungo come ad un farmaco o ad un insieme di sostanze che agiscono separatamente è tuttavia molto riduttivo. Esso, come tutti i funghi, rientra nella categoria degli adattogeni, ed è un adattogeno particolarmente efficace in grado di potenziare sia lo Yin che lo Yang dell’organismo, e quindi di aumentare le difese immunitarie da una parte e l’energia dell’organismo dall’altra, di calmare la mente e di potenziare il fisico, di modulare l’umore e di ridurre gli effetti dell’invecchiamento. Il Cordyceps è uno degli antichi rimedi che ha superato la “prova scientifica” e nonostante questo ci rendiamo conto di conoscere ancora molto poco questa strana creatura…
I COMPONENTI
Il Cordyceps contiene una grande varietà di sostanze biologicamente attive, molto importanti dal punto di vista nutrizionale:
tutti gli aminoacidi essenziali;
le vitamine E, K, B1, B2 e B12;
mono-, ed oligosaccaridi;
polisaccaridi (soprattutto acido cordicepico, ritenuto il piu importante componente attivo dal punto di vista terapeutico), ciclofurani, β-glucani, b-mannani;
proteine;
steroli;
nucleosidi e analoghi dei nucleosidi;
macro e microelementi (K, Na, Ca, Mg, Fe, Cu, Mn, Zn, Pi, Se, Al, Si, Ni, Sr, Ti, Cr, Ga, V, e Zr);
cordicepina.
Contiene oltre a Oligoelementi e Vitamine, molti polisaccaridi. In particolare:
Acido Cordicepico, un polisaccaride ritenuto il più importante componente attivo dal punto di vista terapeutico
Galattomannano
D-mannitolo
Micosio
Ergosterolo
Gracile
Adenosina
Acido palmitico
Cordicepina
Steroli
5alfa-8alfa-epidioxy-5alfa-ergosta-6,22-dien-3beta-ol
L'analisi chimica del cordiceps evidenzia - un ottimo contenuto di lipidi (57.84% di grassi insaturi, soprattutto linoleico ed oleico, 42.16% di grassi saturi, capitanati dal palmitico), proteine (29.1-33%), oligoelementi, vitamine e polisaccaridi (3-8%). Nonostante i principi attivi del cordyceps non siano ancora stati chiaramente identificati, almeno due sostanze sono state individuate come importanti costituenti attivi; stiamo parlando della cordicepina, strutturalmente molto simile al D-mannitolo, e dell'acido cordicepico, strutturalmente simile alla 3-deossiadenosina. Altrettanto importante nel determinare le attività farmacologiche del cordyceps sembra essere la sua componente polisaccaridica, nella quale abbonda il galattomannano. Tra gli altri composti bioattivi rientrano nucleosdi (Adenosina. Guanosina e Uridina) e fitosteroli (ergosterolo, importante precursore della vitamina D2). Tra i metalli, infine, abbondano elementi come zinco, magnesio e manganese, che dal punto di vista fisiologico sono molto importanti per lo sviluppo ed il mantenimento delle gonadi. DXN Cordyceps Capsule è composto da 100% Cordyceps sinesis. Esso contiene in abbondanza nutrienti ei composti bioattivi come l'acido cordycepic, cordicepina, aminoacidi, acido glutammico, polisaccaridi, vitamina B12 e molti altri. DXN Cordyceps Capsule è un integratore prezioso che rinforza la tenuta e le difese immunitarie del corpo. 1. produce un aumento del 30% dell'assorbimento di Ossigeno a livello polmonare, con un aumento del 30% dell'energia psicofisisca (ATP) 2. migliora le prestazioni sportive del 20-30%, aumentando la forza e la resistenza fisica alla fatica, 3. questo aumento di energia è utile nel lavoro, in convalescenza e ad ognuno 4. immunostimolante naturale nell'influenza, nelle malattie sostenute da virus incluso il virus l'HIV, batteri e Candide 5. nelle allergie, anti-asmatico bronchite; 6. migliora sia il funzionamento sessuale del 30% circa, sia nell'uomo, sia nella donna: Il dr Zhu nelle sue ricerche ha dimostrato che il Cordyceps aumenta il testosterone nelle cellule del testicolo (cellule di Leydig), l'importante ormone che regola il desiderio, l'erezione e la soddisfazione sessuale. (Zhu JS, 1998) Il dr Bu-Miin Huang ha dimostrato che il Cordyceps stimolando la produzione di estrogeni favorisce le funzioni dell'apparato riproduttivo femminile ( Il dr Bu-Miin Huang et al, 2004), sia di progesterone. Migliora la libido, la fertilità, è utile nelle irregolarità mestruali durante la vita fertile, ma anche nella pre-menopausa e nella menopausa. migliora l'impotenza e sterilità maschile nel 36% dei casi, favorendo l'aumento del numero e della mobilità degli spermatozoi. 7. epatoprotettore, coadiuvante nelle disfunzioni del fegato e nelle Epatiti A B e C e da fegato in disordine, grasso, con steatosi ecc grazie a un ricco patrimonio di Enzimi. E' ricco di Enzimi per depurare il fegato dalle tossine come Citocromo P-450, ed Enzimi per eliminare i radicali liberi come la Superossido Dismutasi (SOD). 8. Cardiotonico ed antiaritmico con miglioramenti all'ECG 9. lieve antipertensivo naturale ed anti-aterogeno 10. utile nelle nefrite 11. antiossidante e antiageing della pelle 12. ansia depressione nella perdita della memoria 13. Ipolipedemizzante naturale nell'eccesso di Colesterolo totale, di Colesterolo HDL, di Colesterolo presente nel fegato (Steatosi Epatica) e nell'eccesso di Trigliceridi. 14. nel sovrappeso. 15. ipoglicemizzante naturale
LE PROPRIETà
Il Cordyceps contiene proteine, peptidi e tutti gli aminoacidi essenziali, polisaccaridi e glicoproteine con azione di potenziamento immunitario, steroli, tra cui ergosterolo (precursore della vitamina D), analoghi dei nucleosidi con azione antivirale, acidi grassi polinsaturi, vitamine, tra cui la B1, B2, B12, E e K, e minerali (K, Na, Ca, Mg, Fe, Cu, Mn, Zn, Pi, Se, Al, Si, Ni, Sr, Ti, Cr, Ga, V, and Zr). Del Cordycpes sinensis è stato detto e pubblicato che:
Incrementa la resistenza fisica
Migliora la funzione cardiaca
Contribuisce a mantenere i livelli di colesterolo salutari
Migliora le funzioni epatiche
Migliora le patologie renali
Riduce la dimensione dei tumori
Incrementa l'immunità e la produzione di cellule-T
Protegge dai danni provocati dai radicali liberi
Contribuisce a lenire l'affaticamento degli arti inferiori
Migliora la funzione sessuale
Combatte l'HIV
In uno studio condotto nel 2004 in Ghana, a 3.000 individui affetti da HIV in fase iniziale è stato somministrato un preparato il cui ingrediente principale era il Cordyceps sinensis. Al di là delle più rosee aspettative, al termine dei sei mesi, tutti i 3.000 soggetti non manifestavano "alcuna presenza di HIV nel sangue". Quando un malato di HIV-AIDS ha assunto l'integratore Immune Il Cordyceps ha molte proprietà benefiche, scientificamente documentate che possono concretamente dare questi interessanti effetti sulla salute: Il Cordyceps, permette di assorbire il 30 % di O2 in più. Il sangue più ossigenato dal polmone al cuore a tutto l'organismo. Aumenta cosi del 30 % l'energia e la stanchezza si avverte molto meno. Molto usato nello sport soprattutto dagli orientali. e nel rinvigorire aumenta lo spirito sessuale sia nell'uomo che nella donna. Contiene la Cordicepina o (deossiadenosina) una sostanza che tende ad impedire la crescita dei virus e batteri, perché la duplicazione del loro DNA. In questo modo ne viene impedita la crescita. E' utile nell' HIV e nelle epatiti. La Cordicepina ha un effetto vasodilatatore che favorisce la circolazione sanguigna, allevia il cuore e che aiuta inoltre a diminuire l'ansia. Le proprietà medicinali del Cordyceps sono ragguardevoli. Nella medicina tradizionale cinese l’impiego principale del Cordyceps ha riguardato il trattamento dell’asma ed altre affezioni bronchiali. Ora la moderna ricerca avvalora l’efficacia di questi antichi utilizzi. Gran parte di quanto si sa in Occidente a proposito del Cordyceps sinensis è merito dell’opera del Dr. Georges Halpern, medico e professore emerito presso l’Università di Hong Kong, nonché autore di svariati libri concernenti il Cordyceps. Uno dei punti culminanti della moderna ricerca è stato la scoperta di nuovi antibiotici presenti nel fungo, uno dei quali, la cordicepina, è assai efficace contro tutti i tipi di batteri che hanno sviluppato, o stanno sviluppando, resistenza ad altri più comuni antibiotici (come la penicillina, un prodotto fungino!). Il Cordyceps risulta particolarmente efficace contro tubercolosi, lebbra e leucemia umana, così come rilevato in numerosi test condotti in Cina, Giappone ed altrove.
LE CURE
CORDYCEPS A COSA SERVE Le proprietà medicinali del Cordyceps sono ragguardevoli. Nella medicina tradizionale cinese l’impiego principale del Cordyceps ha riguardato il trattamento dell’asma ed altre affezioni bronchiali. Ora la moderna ricerca avvalora l’efficacia di questi antichi utilizzi. Gran parte di quanto si sa in Occidente a proposito del Cordyceps sinensis è merito dell’opera del Dr. Georges Halpern, medico e professore emerito presso l’Università di Hong Kong, nonché autore di svariati libri concernenti il Cordyceps. Uno dei punti culminanti della moderna ricerca è stato la scoperta di nuovi antibiotici presenti nel fungo, uno dei quali, la cordicepina, è assai efficace contro tutti i tipi di batteri che hanno sviluppato, o stanno sviluppando, resistenza ad altri più comuni antibiotici (come la penicillina, un prodotto fungino!). Il Cordyceps risulta particolarmente efficace contro tubercolosi, lebbra e leucemia umana, così come rilevato in numerosi test condotti in Cina, Giappone ed altrove. Di seguito sono delineati alcuni ulteriori benefici del Cordyceps per la salute.
Incrementa la resitenza fisica. La più nota azione medica delCordyceps sinensis concerne l’incremento della capacità di resistenza fisica. Nel 1993, la Chinese National Games sottopose questo fungo all’attenzione delle autorità sportive internazionali. Un gruppo composto da nove atlete, la quali avevano assunto il Cordyceps, polverizzò nove record mondiali. Vi sono stati molti rapporti a riguardo di strabilianti miglioramenti della performance in vari sport dovuti all’assunzione di Cordyceps, e persino colloqui volti a bandire il Cordyceps dall’ambito delle discipline sportive in quanto potrebbe conferire un iniquo vantaggio a coloro che hanno la possibilità di procurarselo! Nel complesso gli atleti professionisti che ne fanno uso ora sono poco propensi ad ammetterlo, in virtù dell’eventualità che qualche autorità sportiva ne renda illecito l’impiego; per converso, il Comitato Olimpico canadese ha adottato una posizione ufficiale sul Cordyceps, stabilendoche nel contesto delle competizioni professionali il suo uso è consentito. La ricerca clinica ha dimostrato che l’impiego delCordyceps aumentava la bioenergia cellulare – ATP (adenosina trifosfato) -–sino a una misura pari al 55%. Sono stati segnalati un’accresciuta sintesi dell’ATP e un più rapido recupero di energia. A quanto pare il Cordyceps migliora il meccanismo di equilibrio interno, rendendo in tal modo più efficace l’utilizzazione dell’ossigeno. Tali proprietà potrebbero rendere conto del generale potenziamento fisico, della resitenza supplementare e degli effetti antiaffaticamento riscontrati negli individui che assumono il Cordyceps.
Migliora la funzione respiratoria. Vari studi scientifici hanno dimostrato i benefici indotti dal Cordyceps sinensis nell’alleviare i sintomi di varie malattie respiratorie fra cui asma e bronchite cronica.
Incrementa l’assorbimento dell’ossigeno. In uno studio a doppio cieco controllato con placebo condotto su trenta volontari in età avanzata, il Cordyceps ha dimostrato di migliorare in modo rilevante la quantità massima di ossigeno che i soggetti riuscivano ad assimilare. Studi cinesi su malattie cardiovascolari hanno indicato che estratti di etanolo dai miceli del Cordyceps e soluzioni di fermentazione delCordyceps determinavano una modifica dell’azione biologica che consentiva un aumento sino al 40% dell’assorbimento dell’ossigeno cellulare. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato l’effetto di questi composti nel mitigare patologie polmonari ostruttive critiche.
Migliora la funzione cardiaca. Numerosi studi hanno dimostrato i benefici del Cordyceps sinensis nel trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco quali aritmia cardiaca e infarto cronico.
Contribuisce a mantenere livelli di colesterolo salutari. Quattro studi hanno dimostrato che il Cordyceps sinensis ha contribuito ad abbassare del 10-21% il colesterolo totale e del 9-26% i trigliceridi (grassi neutri), contribuendo al contempo ad elevare del 27-30% il colesterolo (“buono”) HDL.
Migliora le funzioni epatiche. Il Cordyceps sinensis ha dimostrato di migliorare le funzioni epatiche nonché di essere di ausilio in caso di cirrosi, epatite cronica e sub-cronica. Nonché patologie epatiche correlate, più diffuse di quanto comunemente ritenuto. Il fegato è il filtro vivente dell’organismo, ripulisce dalle impurità il sangue ed altri fluidi. Senza un fegato funzionante non si sopravvive e men che meno si gode di un buono stato di salute. Prove cliniche con integrazione diCordyceps, implicanti trentatrè pazienti affetti da epatite B e otto pazienti affetti da cirrosi epatica, hanno evidenziato un miglioramento pari al 71.9% nel test di torbidità del timolo e del 78.6% nel test SGPT; trattasi di test enzimatici indicanti cambiamenti nelle funzioni epatiche.
Migliora le patologie renali. Uno studio cinese ha dimostrato un miglioramento pari 51% dell’insufficienza renale cronica dopo un solo mese di integrazione dietetica di Cordyceps.
Riduce le dimensioni dei tumori. In Cina ed in Giappone si sono condotti vari studi clinici su malati di cancro, impiegando una dose terapeutica di 6.0 grammi di Cordyceps al giorno. In uno studio effettuato con 50 pazienti affetti da cancro polmonare cui, in concomitanza con la chemioterapia, era stato somministratoCordyceps, nel 46% dei casi le dimensioni dei tumori si sono ridotte. Uno studio implicante malati di cancro affetti da vari tipi di tumore ha rilevato che l’estratto di Cordyceps sinensis (6.0 grammi al giorno per oltre due mesi) ha migliorato i sintomi soggettivi nella maggior parte dei pazienti; nella metà dei casi i conteggi dei globuli bianchi si sono mantenuti stabili e le dimensioni dei tumori si sono ridotte in modo rilevante. In Giappone alcuni ricercatori hanno riportato che nei soggetti affetti da cancro il Cordyceps aumenta la reattività generale del sistema immunitario. Per giungere a tale scoperta, costoro hanno iniettato per via sottocutanea ad alcuni topi cellule cancerose (linfoma) e quindi somministrato per via orale Cordyceps; tale prassi ha comportato una riduzione delle dimensioni del tumore e prolungato la vita. Negli studi in questione il Cordyceps ha inoltre migliorato la risposta degli anticorpi.
Incrementa l’immunità e la produzione di cellule-T. Si è riscontrato che il Cordyceps sinensis accresce l’attività della cellula “killer naturale” (NK), incrementando in tal modo la produzione delle cellule-T che a sua volta determina ina ampliata massa muscolare; il vigore muscolare risulta potenziato con la produzione di giovani cellule sane. Il Cordyceps ricarica con efficacia la schiera protettiva di cellule NK. La capacità dell’organismo di contrastare le infezioni ed i tumori dipende dalla disponibilità di cellule NK, essenziali in quanto prima linea di difesa per il mantenimento del meccanismo di protezione dell’organismo, comunemente noto come sistema immunitario. Vari studi scientifici riguardanti il Cordyceps si sono concentrati in modo particolare sulle cellule NK e sull’effetto che il Cordyceps ha su di esse quando correlate alla formazione del cancro. Uno studio in vitro ha dimostrato che il Cordyceps accresce in modo rilevante l’attività delle cellule NK tanto negli individui sani quanto nei soggetti affetti da leucemia. Secondo uno studio cinese pubblicato sul Chinese Journal of Integrated Traditional and Western Medicine, il Cordyceps naturale ha accresciuto l’attività delle cellule NK del 74% in soggetti comuni e del 400% in pazienti affetti da leucemia. Analoghi progressi dell’attività delle cellule NK sono risultati in casi di estesi melanomi.
Coadiuva i sintomi dell’invecchiamento. Ricerche cliniche in studi controllati hanno rivelato che pazienti anziani soggetti ad affaticamento e sintomi connessi alla senilità, dopo aver utilizzato Cordyceps per trenta giorni hanno riportato conforto a tali problemi. I sintomi di affaticamento si sono ridotti del 92%, quelli di percezione di freddo dell’89% e quelli di vertigine dell’83%. Pazienti affetti da problemi respiratori si sono sentiti fisicamente più vigorosi ed alcuni soggetti sono riusciti a percorrere a piccole falcate sino a 600 piedi (183 metri).
Protegge dai danni provocati dai radicali liberi. Vari studi hanno dimostrato che il Cordyceps sinensis ha svolto una funzione protettiva rispetto ai danni provocati dai radicali liberi ed ha presentato poderose proprietà antiossidanti.
Contribuisce a lenire l’affaticamentodegli arti inferiori. Vari studi hanno dimostrato che il Cordyceps sinensis ha migliorato il flusso del sangue nell’organismo rilassando i muscoli lisci dei vasi sanguigni e consentendo loro di espandersi, aumentando inoltre la funzionalità di cuore e polmoni. Di conseguenza il Cordyceps previene o riduce la contrazione dei vasi sanguigni che interferisce con l’afflusso di sangue agli arti inferiori – principale causa dell’affaticamento delle gambe.
Migliora la funzione sessuale. Tre distinti studi cinesi a doppio cieco controllati con placebo condotti su oltre duecento maschi adulti con “ridotta libido ed altri problemi sessuali” hanno prodotto esiti ragguardevolmente analoghi. Al termine del periodo sperimentale, rispetto al 24% del gruppo del placebo, in media il 64% degli utilizzatori del Cordyceps ha riportato un miglioramento significativo. In un altro studio a doppio cieco controllato con placebo condotto su ventuno donne in età avanzata con problemi analoghi, rispetto a nessuna del gruppo di controllo, dopo l’impiego di Cordyceps il 90% delle utilizzatrici del fungo ha riportato miglioramenti delle rispettive condizioni. Il Cordyceps ha dimostrato di ottimizzare la libido e la qualità della vita di donne e uomini, di contrastare linfertilità e di accrescere il conteggio e la sopravvivenza degli spermatozoi. Studi clinici implicanti 189 pazienti di ambo i sessi con libido e desiderio ridotti hanno evidenziato un miglioramento delle condizioni nel 66% dei casi. Uno studio a doppio cieco condotto dall’Insitute of Materia Medica di Pechino ha evidenziato un aumento del desiderio e della libido femminili pari all’86%. La prova concreta più drastica è derivata uno studio sulla fertilità comprendente 22 maschi, il quale ha dimostrato che dopo otto settimane di assunzione del Cordyceps il conteggio degli spermatozoi è aumentato del 33%, l’incidenza di relative malformazioni è diminuita del 29% ed il loro tasso di sopravvivenza è aumentato del 79%.
Inverte l’HIV. In uno studio condotto nel 2004 in Ghana, a 3.000 individui affetti da HVI in fase iniziale è stato somministrato un preparato il cui ingrediente principale era il Cordyceps sinensis. Al di là delle più rosee aspettative, al termine dei sei mesi tutti i 3.000 soggetti non manifestavano “alcuna presenza di HIV nel sangue”. Quando un malato di HIV-AIDS ha assunto l’integratore Immune-Assist per il cancro, rispetto all’infezione da HIV il quadro clinico è migliorato drasticamente.
Funzione immune, risposta anti-cancro e riparazione del DNA.Ormai è assodato da tempo che i composti di beta-glucano presenti in numerose specie di funghi elevano in modo rilevante la funzione immune. Rale classe di composti è la classe di medicinali anticancro maggiormente prescritta a livello mondiale; esempi in tal senso sono i farmaci lentinina, PSK e grifolan. Oltre alla ben nota modulazione immune innescata dai composti dei polisaccaridi, nella risposta antitumorale del Cordyceps sinensis vi sono riscontri di un altro meccanismo in gioco, connesso alla struttura di almeno alcuni dei nucleosidi alterati presenti nel Cordyceps, esemplificati dal composto della cordicepina (3’-deossiadenosina); si tratta di una molecola quasi identica alla normale adenosina, eccetto per il fatto che è priva di un atomo di ossigeno sulla porzione di ribosio della molecola alla posizione 3’. La stessa mancanza di ossigeno 3’ è riscontrabile in altri composti del Cordyceps, quali la dideossiadenosina. Si ritiene che la mancanza di ossigeno in questa particolare posizione sia importante secondo una modalità assai specifica. La struttura del DNA dipende da tale ossigeno per creare il legame fra nucleosidi adiacenti, legame fra la posizione 3’ e 5’ sulle porzioni di ribosio dei nucleosidi, a formare di fatto la “struttura a scala” che tiene assieme il DNA. Nella replicazione di qualsiasi cellula, la prima fase consiste nella separazione della molecola del DNA nel mezzo, come l’apertura di una cerniera, fra le coppie di nucleosidi complementari.
La fase successiva è l’inserimento, uno alla volta, di nuovi nucleosidi di complemento, i quali formano i legami zuccheri-fosfato fra le posizioni 3’ e 5’ sul bordo esterno della molecola, ovvero la porzione di ribosio. La sintesi delle nuove molecole di DNA procede con l’inserimento in successione, uno alla volta, di nuovi nucleosidi di complemento nella molecola di DNA in nuova formazione sino a quando l’originario trefolo di DNA non viene replicato due volte, ciascuno dei trefoli è l’esatta copia dell’originale e forma il codice genetico per una nuova generazione di cellule. Tale sintesi prosegue con l’inserimento di ciascun nuovo nucleoside, a meno che non venga introdotta una molecola di 3’-deossiadenosina (cordicepina). Quando questo accade, in quella vitale posizione non vi è ossigeno per formare il legame 3’-5’, quindi la replicazione della nuova molecola di DNA si interrompe, la cellula non può continuare a dividersi nè si forma alcuna nuova cellula (nelle normali cellule dei mammiferi tale inserzione di adenosina deossigenata riveste scarsa importanza, in quanto le cellule sane dispongono di un insito meccanismo di riparazione del DNA). Quando si verificano errori di questo genere, il nucleoside alterato (cordicepina) viene rimosso dalla serie di nucleosidi e viene inserito in un nuovo segmento di adenosina. Ad ogni modo, proprio per la loro natura le cellule cancerose hanno perso questo meccanismo di riparazione del DNA (se riuscissero a correggere i loro errori del DNA non sarebbero cellule del cancro). La maggior parte dei batteri e tutti i virus (compreso il virus dell’immunodeficienza umana HIV) sono privi di tale meccanismo di riparazione del DNA. Quando osserviamo la velocità secondo la quale le cellule del cancro si riproducono, risulta chiaro il modo in cui tale meccanismo potrebbe esercitare una significativa risposta antitumorale. Ad esempio, una normale cellula sana di tessuto del seno ha una vita media di dieci giorni, al cui termine si riproduce e si forma una nuova cellula. Le cellule del cancro, però, si moltiplicano ad una velocità assai superiore rispetto a quelle sane, mediamente ogni venti minuti. Questo significa che le cellule del cancro del seno si riproducono all’incirca 750 volte più rapidamente di quelle sane ma, dato il meccanismo di riparazione del DNA di queste ultime, la cordicepina non sembra interferire con la loro replicazione, e la velocità di uccisione delle cellule tumorali risulta di fatto assai superiore al rapporto 750:1. Lo stesso tipo di meccanismo di interruzione del DNA è inoltre responsabile degli effetti antitumorali di alcuni altri agenti chemioterapici. Questo medesimo meccanismo di inibizione della sintesi del DNA è probabilmente il meccanismo responsabile degli effetti antivirali riscontrati con la cordicepina.
DOSAGGIO E SOMMINISTRAZIONE In prevenzione il dosaggio consigliato è di 1 capsula al giorno. Il dosaggio consigliato di Cordyceps sinensis è di 1-3 capsule da 500 mg al giorno. Iniziare sempre con una capsula al giorno perché possono verificarsi, all’inizio della somministrazione leggeri sintomi di nausea e diarrea. Tali sintomi sono solo temporanei e non sono da attribuirsi ad una intolleranza al prodotto, ma ad un effetto di detossificazione esercitati da questo rimedio. Il suo assorbimento e la sua efficacia sono aumentati dalla contemporanea assunzione di vitamina C che favorisce l’assorbimento enterico dei polisaccaridi. SOVRADOSAGGIO Non sono mai stati notati effetti di sovradosaggio con l’uso di Cordyceps sinensis se non in una prima fase, ma che scompaiono con il proseguimento del trattamento PRECAUZIONI PER L’USO L’utilizzo di Cordyceps sinensis può portare a riduzione della glicemia in pazienti affetti da iperglicemia o diabete di tipo II. Ciò è dovuto all’elevato contenuto di polisaccaridi (β-glucani e glicoproteine) che contribuiscono a ridurre l’assorbimento enterico degli zuccheri ed alla sua azione di miglioramento della sensibilità periferica all’insulina. Questo effetto potrebbe aumentare l’efficacia dei farmaci antidiabetici. Non sono state osservate interazioni con altri farmaci. USO IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO La sicurezza di questo prodotto NON è stata studiata in gravidanza e allattamento, pertanto deve essere utilizzata cautela nel suo utilizzo e la sua eventuale assunzione deve essere effettuata sotto controllo medico.
Puoi acquistare il migliore Cordyceps qui
Comments